1# Viviamo solo d'oggi, me ne rendo conto, sai?
2# Attraversano la strada vuoti simulacri che stentano ad arrivare a sera.
1# "Del doman non v'è certezza". Bella stronzata.
2# Accendono candele prima che faccia notte. Solo per il sottile piacere di veder bruciare le falene in volo.
1# Ma ottimo alibi per chi non sa far fronte. Tutto e subito. E che il resto vada in malora.
2# Invidiano, e spengono le luci della notte per paura delle ombre.
3# Puro Vangelo. Sto andando a fuoco. Ma so che la mia ombra fa paura.
"Candle and Moth", Virgil Elliott,
Collection of Fred and Sherry Ross
venerdì 30 maggio 2008
venerdì 23 maggio 2008
Perle
E' una mano aperta,
questo dolore
che sembra infinito.
Lento,
con costanza,
si stringe a pugno,
guantato di velluto,
a lutto.
Sempre più piccolo,
immemore,
risucchiato in se stesso,
perla nera,
lucida,
di seta,
orna il mio collo.
E poi, scompare in un cassetto.
11 febbraio 2008
11 febbraio 2008
Johannes Vermeer,
Girl with a pearl earring, 1665,
Royal Picture Gallery Mauritshuis, Den Haag (l'Aja), NL
giovedì 15 maggio 2008
Intolerance
Che è questo feroce desiderio di sopravvivenza, di autoconservazione, che mi affila i canini e mi inspessisce la pelle?
Che è questa insofferenza ai doveri, ai desideri, ai favori?
Che è questa sfiducia, quest'occhio malizioso che incupisce gli specchi?
Datemi un telo di iuta a trama larga.
Che mi nasconda, che mi ripari, che mi catturi.
O forse, solo, che mi impregni del suo odore. Selvatico, ancora.
Francis Bacon, Lying Figure in Mirror, 1971
Museo de Bellas Artes, Bilbao
* * * Una cosa che ho imparato: se faccio qualcosa, è perchè lo voglio. Non perchè mi piego.
La realtà, a modo mio, la vedo. Anche quei maneggi che alcuni, pochi, grazie al cielo e buon per loro, tentano maldestramente di fare.
Perchè se c'è una cosa che loro, proprio loro, non hanno imparato, è che per ottenere i risultati bisogna porsi in maniera chiara e limpida. Aperta. Pronti alla discussione. Disposti anche a perdere. Ma decisi a imparare e confrontarsi.
Non è detto che in una sconfitta non si celi anche la conquista della dignità. Peccato che questo atteggiamento sia appannaggio di quei pochi, coraggiosi, che non han paura di se stessi.. e tantomeno di quella loro immagine che gli occhi altrui rimandano. Non è da tutti, essere se stessi.
Che è questa insofferenza ai doveri, ai desideri, ai favori?
Che è questa sfiducia, quest'occhio malizioso che incupisce gli specchi?
Datemi un telo di iuta a trama larga.
Che mi nasconda, che mi ripari, che mi catturi.
O forse, solo, che mi impregni del suo odore. Selvatico, ancora.
Francis Bacon, Lying Figure in Mirror, 1971
Museo de Bellas Artes, Bilbao
* * * Una cosa che ho imparato: se faccio qualcosa, è perchè lo voglio. Non perchè mi piego.
La realtà, a modo mio, la vedo. Anche quei maneggi che alcuni, pochi, grazie al cielo e buon per loro, tentano maldestramente di fare.
Perchè se c'è una cosa che loro, proprio loro, non hanno imparato, è che per ottenere i risultati bisogna porsi in maniera chiara e limpida. Aperta. Pronti alla discussione. Disposti anche a perdere. Ma decisi a imparare e confrontarsi.
Non è detto che in una sconfitta non si celi anche la conquista della dignità. Peccato che questo atteggiamento sia appannaggio di quei pochi, coraggiosi, che non han paura di se stessi.. e tantomeno di quella loro immagine che gli occhi altrui rimandano. Non è da tutti, essere se stessi.
venerdì 9 maggio 2008
Tende aperte
Seduta nella mia stanza,
velata da tende pesanti,
velata da tende pesanti,
annuso aria nota.
Poi un gesto, e un'idea;
l'orizzonte mi ferisce,
con la sua profondità:
"c'è una dolcezza
nella luce
e gli occhi vedono
felici il sole*".Caspar David Friedrich, Woman at a Window (1822)
oil on canvas 44x37cm
Berlin, Nationalgalerie
oil on canvas 44x37cm
Berlin, Nationalgalerie
Iscriviti a:
Post (Atom)