giovedì 15 maggio 2008

Intolerance

Che è questo feroce desiderio di sopravvivenza, di autoconservazione, che mi affila i canini e mi inspessisce la pelle?
Che è questa insofferenza ai doveri, ai desideri, ai favori?
Che è questa sfiducia, quest'occhio malizioso che incupisce gli specchi?
Datemi un telo di iuta a trama larga.
Che mi nasconda, che mi ripari, che mi catturi.
O forse, solo, che mi impregni del suo odore. Selvatico, ancora.



Francis Bacon, Lying Figure in Mirror, 1971
Museo de Bellas Artes, Bilbao



* * * Una cosa che ho imparato: se faccio qualcosa, è perchè lo voglio. Non perchè mi piego.
La realtà, a modo mio, la vedo. Anche quei maneggi che alcuni, pochi, grazie al cielo e buon per loro, tentano maldestramente di fare.
Perchè se c'è una cosa che loro, proprio loro, non hanno imparato, è che per ottenere i risultati bisogna porsi in maniera chiara e limpida. Aperta. Pronti alla discussione. Disposti anche a perdere. Ma decisi a imparare e confrontarsi.
Non è detto che in una sconfitta non si celi anche la conquista della dignità. Peccato che questo atteggiamento sia appannaggio di quei pochi, coraggiosi, che non han paura di se stessi.. e tantomeno di quella loro immagine che gli occhi altrui rimandano. Non è da tutti, essere se stessi.

3 commenti:

lula ha detto...

diocome come condivido, chicca. e quanto mi ha fatto piacere averti rivisto ieri? teniamoci in contatto, per favore. ora ti metto nei miei link. un bacio gigante. ah, bacon è un genio. vista la mostra?

lula ha detto...

perdona quel diocome, pare che non so più scrivere.

dyingmoon ha detto...

Non sai che piacere ha fatto a me, invece! Certo che ci teniamo in contatto.. ma non è vero che non sai scrivere.
la mostra di Bacon purtroppo non l'ho vista.. sono già abbatanza inquieta di mio, ultimamente.. :)