si spoglia delle vesti antiche
si lava via l'orgoglio
si scioglie i capelli.
Comincia così
il suo cammino,
nuda, sulla neve,
principio unico, matrilineare.
Costante e lenta,
coperta solo
del sorriso obliquo
che strega le genti.
Rassicurante
come l'incertezza
del domani.
Ad ogni passo
accoglie
consola
risana.
A ogni passo
una lacrima e un sorriso,
per la coscienza dell'antico
e il coraggio dell'avanzare.
Ecco colei che accoglie
ecco colei che crea
ecco colei che cammina.
Nuda, sulla neve.
12.07.2008
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Alberto Giacometti
Donna che cammina (Femme qui marche), 1932
Bronzo, altezza 144,6 cm
Collezione Peggy Guggenheim, Venezia
2 commenti:
molto bella. mi piace anche letta partendo dall'ultima strofa e finendo con la prima.
Ne sono felice... La lettura inversa va bene... è la natura altalenante della foemina... Grazie.
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